Milano, 25 ottobre 2013 – La compagnia “Scimmie Nude” torna a Milano con il secondo capitolo della Trilogia d’Indagine sull’Uomo grazie al Teatro Out Off che la ospita in stagione per la terza volta.
Macchine, sinfonietta per corpi e voci , con la produzione di Federica Maria Bianchi, sarà infatti rappresentato dal 29 ottobre al 3 novembre e va a seguire Pauraedesiderio (già ospitato nel 2011 e vincitore ad aprile 2013 del Premio del Pubblico al Fit Festival in Canada) e Alieni (andato in scena nella primavera 2013).
Le Scimmie Nude sono una compagnia milanese al decimo anno di attività, diretta da Gaddo Bagnoli, e la sua metodologia si basa su di una attenta scelta operata tra le più avanzate tecniche di recitazione teatrale di tutto il novecento; infatti a lato dell’opera di Antonin Artaud, l’ispirazione arriva dai sistemi di lavoro basati sulla Biomeccanica di Mejerchol’d, sul teatro fisico di Jerzy Grotowski, e sulla pratica d’uso dei centri ideata da Georges Ivanovič Gurdjieff, nonché sull’opera scientifica del filosofo William James.
Il lavoro sulla Crudeltà delle Scimmie Nude trae origine dall’opera del grande maestro Antonin Artaud. La parola crudeltà deve essere intesa in senso lato e non nell’accezione fisica e rapace che di solito le si attribuisce, ma come qualcosa di estremo, di totalizzante, nel bene e nel male. Dal punto di vista dello spirito, crudeltà significa rigore, applicazione e decisione implacabili, determinazione irreversibile, assoluta. Il Teatro della Crudeltà presuppone una crudezza dell’attore verso se stesso per aprire il proprio cuore e per essere onesto, sincero e puro nei confronti del pubblico, attraverso lo spettacolo delle sue azioni e delle sue parole. L’attore graffia il suo cuore attraverso la sua apertura intima teatralizzandola, diventa il tormento di se stesso: sia comico che tragico.
Poiché l’uomo reagisce con il corpo ad ogni stimolo del mondo esterno con una reattività fisica, istintiva, biochimica e automatica, genera azioni che per somma e ripetizione creano comportamento. Ecco perché l’Uomo è come una Macchina.
L’emozione e il pensiero nascono dopo quando, per esistere, vestiamo le nostre azioni meccaniche di un’altra natura, per distinguerle dalle azioni meccaniche degli altri. Gli attori, confusi nella moltitudine dell’umanità, creano un tessuto di reazioni grazie alle quali il pubblico può cogliere la poesia al di là delle risposte automatiche, prigioni della vita. Questo lo studio che sta alla base di MACCHINE, sinfonietta per corpi e voci.
Tre figure cangianti, aspetti dell’umanità, vivono situazioni che si ripetono inesorabilmente uguali a se stesse, meccanismi del cuore e della mente che generano amore, odio, passione, morte e tutto quello che noi animali-uomini siamo obbligati a vivere, volenti o nolenti.
La percezione che abbiamo della nostra vita è un mosaico di immagini dato dalle nostre impressioni sensoriali, il senso reale, profondo, ci sfugge indefinito, sembra che ci sia qualcosa di ‘sbagliato’. Per questo gli attori sulla scena si muovono secondo partiture prefissate di azioni, sequenze fisico/verbali che tentano di dare una direzione al nostro fare, al nostro esistere. Senza soluzione di sorta.
Gli attori, nel tempo di uno spettacolo che sa essere contemporaneamente poetico e incredibilmente ironico, sono l’anello tra la meccanica dell’io, il pensiero del tu e l’emozione del noi.
**
MACCHINE
sinfonietta per corpi e voci
Dal 29 ottobre al 3 novembre
Teatro Out Off, via Mac Mahon 16, Milano
Ore 20.45, domenica ore 16
Prenotazioni allo 02-34532140
Biglietti interi 18 euro
Ridotti 12 euro
Prenotazione + 1 euro
Acquistabili anche on line sul sito www.teatrooutoff.it
MACCHINE
sinfonietta per corpi e voci
Uno spettacolo di Gaddo Bagnoli
Regia Gaddo Bagnoli
Con Claudia Franceschetti, Andrea Magnelli e Marco Olivieri
Produzione Federica Maria Bianchi
Musiche originali Sebastiano Bon e Francesco Canavese
Costumi Roberta Vincenzi
Realizzazione scenografica Andrea Cavarra
Tecnico luci Simona Ornaghi
Organizzazione generale Scimmie Nude