Compagnia Scimmie Nude

Il caro estinto

di R. De Obaldia

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maschere

Regia di Gaddo Bagnoli

con Claudia Franceschetti e Valentina Maselli

Musiche di Gipo Gurrado

Costumi di Roberta Vincenzi

Foto di Andrea Chisesi

Un Progetto Speciale Scimmie Nude

Lo spettacolo ha debuttato il 12 marzo 2005.

Una proposta di spettacolo agile e comprovata negli anni che molto bene si presta per la Festa della Donna ma anche  in tutte le occasioni in cui si cerca uno spettacolo divertente e al contempo di spessore.

Il Caro Estinto è una delle prime produzioni Scimmie Nude (il debutto è del 2005) ed è stato rappresentato per anni nelle piazze italiane; nel 2013 la compagnia ha scelto di riportarlo in vita in una veste nuova; è un “Progetto speciale” Scimmie Nude.

I “Progetti speciali” Scimmie Nude sono spettacoli in cui la spinta di sperimentazione propria della compagnia viene declinata in un teatro più tradizionalmente inteso e popolare ma nutrito e vivificato dagli studi effettuati in questi anni e dai successi riportati con la presentazione degli spettacoli di ricerca.

LO SPETTACOLO

Il testo è del tutto al femminile: Valentina Maselli e Claudia Franceschetti interpretano Giulia -giovane vedova di Vittorio-e la Signora De Crampon –l’amica- ed insieme evocano “il caro estinto”.

Più il discorso e le confidenze avanzano, più la figura di Vittorio si rivela mostruosa e ambigua, quanto l’estrosità delle due donne.

Si scoprirà infatti che il morto era un uomo crudele; non solo aveva rapporti con vecchie, bambine e uomini, ma tra le sue innumerevoli conquiste poteva vantare anche quella della Signora de Crampon!

La varietà di situazioni ed atmosfere permette la realizzazione di uno spettacolo comicamente esplosivo che oscilla tra leggerezza e gravità, come tutto il teatro di De Obaldia.

Questo avviene grazie alla giustapposizione degli stili e dei generi più diversi nello spazio di una battuta. Una frase, a volte, basta a farci passare dal riso al pianto, dalla leggerezza, all’angoscia, alla speranza, al pessimismo. Alla svolta di una sola espressione può nascere la delicatezza, il lirismo o la volgarità.

Come se il riso fosse l’unica consolazione davanti a ciò che non va del mondo ed allo stesso tempo la poesia l’unico strumento di coinvolgimento e di redenzione per l’uomo. Un teatro “vivificante” , come l’ha definito l’autore stesso, che fa appello all’immaginazione creatrice e liberatrice, che non si appesantisce di mode, conformismi o didatticismi.

Le due attrici, forti della loro potenza espressiva, ci conducono nella vicenda e alla riflessione più o meno severa o rassegnata sulla nostra epoca, ma lo fanno in maniera indiretta; usando il linguaggio ed i meccanismi della follia e della fantasia assolute.

Il punto di vista è propriamente quello femminile, nel senso proprio della reattività, immaginazione, spirito, forza, fragilità, potenza che contraddistinguono le donne.

Giulia e la Signora De Crampon sono amiche, nemiche, complici, sorelle, vittime, usurpatrici, madri, mogli…donne!

“Ciò che più mi lega a questo splendido autore – ha dichiarato Gaddo Bagnoli, regista della compagnia – è proprio l’amore per le donne. Obaldia conosce molto bene il mondo femminile nei tratti umani e psicologici. Egli sa quello che ci insegna la scienza; le donne usano molto di più degli uomini la parte destra del cervello, quella creativa, quella che comprende, quella che spesso fa centro perché usa l’istinto.”

“Noi pensiamo” – prosegue Bagnoli –  “e lo diciamo ridendo fino alle lacrime, che se l’elemento femminile avesse più spazio, forse questo pianeta vivrebbe meglio. Infatti attraverso questi due personaggi intravediamo la possibilità di ‘spostare’ il nostro ruolo in questa esistenza; magari con un pizzico di follia, potremmo vivere più felici.”


 “… Mi parli ancora di Vittorio. La prima volta che lo incontrai fu al funerale di sua nonna. Si ricorda del funerale di sua nonna? Che bei tempi!…Mi ricordo eccome… è lui che l’ha uccisa.!…Guardi dopo una certa età è indecente non morire. Non solo indecente, ma immorale.…Giustissimo.… Vuole che le racconti la storia?”

Repliche

Festa della Donna, Borgo Lavezzaro (No), 12 marzo 2005

Spazio Zazie, Milano, 22-23-24 giugno 2005

Rassegna estiva, Rovato (Bs), 6 agosto 2005

Teatro Pax, Provaglio d’Iseo (Bs), 18 novembre 2005

Festa della Donna, Salo’ (Bs), 8 marzo 2006

Festa della Donna, Pero (Mi), 10 marzo 2006

Festa della Donna, Pralboino (Bs), 11 marzo 2006

Rassegna Fra le nuvole parlanti, Cesate (Mi), 24 giugno 2006

Festival del Franciacorta, Borgonato (Bs), 17 settembre 2006

Convention privata, Baveno, 27 ottobre 2006

Ubriacati di Cultura, Spazio Scimmie Nude, Milano, 9-10 giugno 2012

Festa della Donna, Piccolo Teatro Libero di San Polo, Brescia, 9 marzo 2013

Contro il Femminicidio, Castello Oldofredi, Iseo (Bs), 2014

Festa della Donna, Auditorium Il Pertini, Cinisello Balsamo, 2014