Compagnia Scimmie Nude

Alieni

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maschere

Uno spettacolo di Gaddo Bagnoli

Con Angelo Bosio, Ermelinda Ҫakalli, Claudia Franceschetti,

Andrea Magnelli,  Marco Olivieri, Laura Rinaldi

Musiche originali di Sebastiano Bon e Francesco Canavese

Costumi di Ambra Rinaldo

Fotografie di Margherita Busacca

Organizzazione Francesca Audisio

Produzione Scimmie Nude

Lo spettacolo è stato presentato sotto forma di studio il 3 maggio 2012 col il titolo “Sconnessioni” al Teatro della Contraddizione di Milano e ha debuttato nella sua forma definitiva con il titolo “Alieni” il 30 ottobre 2012 al Teatro Out Off di Milano.

Dopo la Trilogia d’Indagine sull’uomo e sulla sua intimità,che ha impegnato la compagnia dal 2008 al 2011, le Scimmie Nude nel 2012 affrontano per la prima volta il problema del rapporto tra gli individui, tra il singolo e gli altri. Cosa succede all’uomo, quando si mette in relazione con gli altri? Quali sono le sue reazioni? Come struttura la sua vita?

Spesso quando camminiamo per strada, o viaggiamo in treno o in metropolitana, quando siamo in un luogo pubblico affollato, si manifesta in noi un senso di alterità rispetto alle persone, come se fossimo circondati da estranei, da alieni. I sei personaggi senza nome di questo spettacolo, avvinti e sperduti in un coro metropolitano, cominciano da qui, da questa sensazione di distacco individuale dagli altri. Il nostro essere sociale e il nostro essere individuale sono due realtà ben distinte ma interconnesse. I nostri personaggi si cercano, si inseguono, ma ad un tempo si evitano nell’indifferenza e nella crudeltà più assolute.

Essi si stringono in cori d’insieme e poi si abbandonano all’isolamento e alla solitudine.

Il rapporto con gli altri nutre e sviluppa in tutti i sensi il nostro percorso sulla terra e determina in parte la nostra personalità. L’animale uomo è geneticamente progettato per vivere in mezzo agli altri: non potremmo nascere, crescere, sviluppare emozioni e intelletto, al di fuori di un contesto sociale. Siamo allo stesso tempo indipendenti e condizionati dagli altri.

I nostri personaggi, anime del mondo, si mostrano nei momenti della vita: amore, amicizia, politica, solidarietà, confronti e scelte, ma la coscienza individuale e quella sociale, spesso si scontrano. Infatti stiamo maturando il pensiero che l’esistenza umana nella sua pratica si consumi in questa eterna lotta tra l’individualità e la socialità. L’essere per sé e l’essere per gli altri dipendono reciprocamente l’uno dall’altro in quanto scopo e mezzo. Ci piace pensare che la conflittualità e l’inconciliabilità di tali due esigenze antagoniste non escluda il loro reciproco stretto legame e che in ognuna di esse sia insita la condizione dell’esistenza dell’altra.

Accade che per paura del contatto, così ingombrante e compromettente, oggettivizziamo i rapporti sociali e per proteggerci dall’ ‘invasione’ degli altri ce ne allontaniamo e scaviamo una trincea che non può che dare inizio ad una guerra personale con il mondo, o peggio ad una forma di indifferenza che porta alla solitudine e all’isolamento. Per non sentirci un semplice ingranaggio di una società nella quale non ci rispecchiamo mai fino in fondo e per garantire un’esistenza riconoscibile a noi stessi ed ai nostri cari, vogliamo differenziarci, metterci in evidenza, anche in maniera esagerata, estrema e bizzarra. Attraverso questo comportamento riusciamo a sopravvivere con una certa autostima.

Rassegna stampa

La Stampa: “Le varie forme di aggressività intersoggettiva, o fra il soggetto e la moltitudine (gli “altri”, gli “alieni”), e le strategie di convivenza (amicizia e amore compresi) necessarie per continuare ad esistere,  vengono narrate in scena con linguaggi corporei stilizzati  ed espressivi”

Repliche

Stagione Sperimentale Europea 2011/2012, Teatro della Contraddizione, sotto forma di studio intitolato “SCONNESSIONI. Studio per una cantoria metropolitana”, dal 3 al 6 maggio e dal 10 al 13 maggio 2012, Milano

Teatro Out Off, dal 30 ottobre al 4 novembre 2012, Milano