Nudità, essenzialità, incertezza. Indecisione, imitazione e discernimento. Scelta e coraggio.

Tutto questo in un unico spettacolo: “Cromosomie, viaggio sui generi(s)” di Gaddo Bagnoli, interpretato da Andrea Magnelli.

In scena un parallelepipedo rosso, una palla blu, un uovo giallo ed un uomo che nasce. Appena nati, si è soli. Le prime figure con cui viene naturale confrontarsi sono il padre e la madre, le guide primarie di ognuno di noi. Si impara subito a distinguerle: la femminilità, la dolcezza e la sensibilità della madre affascinano. La forza, l’energia e la durezza del padre seducono.

Uomo e donna, maschio e femmina. Due facce della stessa medaglia. Due metà che si uniscono. Le due metà che in noi restano.

Sguardo femminile e mascella importante, profilo duro ma delicato. In noi c’è un “donno” o una “uoma”, un “domo” o una “uonna”.  Maschile e femminile insieme. Ma in che percentuale? Una parte domina sull’altra o vivono in perfetto equilibrio? E quando nell’incontro con l’altro questo equilibrio si inceppa?

E… dell’altro cos’è che ci attira? La forza e la durezza della sua parte maschile, o la dolcezza e sensibilità della sua parte femminile? Si tratta sempre di cercare la parte complementare, ciò che ci manca.

“Un tempo l’uomo e la donna erano un essere unico, maschile e femminile insieme. Tale è l’origine della nostra natura, quella di essere interi.

Parlo di ogni uomo e di ogni donna e dico che allora veramente la nostra stirpe diventerebbe felice se noi riuscissimo a raggiungere il nostro equilibrio, ritrovando ciascuno la propria metà per ritornare per sempre alla nostra antica unità.”

Ma quando in noi le percentuali di maschile e femminile non si equilibrano… il sistema si inceppa!

E quando il sistema si inceppa… bisogna scegliere!  Ma è veramente possibile scegliere?

“Scimmie Nude”, la Compagnia Teatrale alla ricerca dell’intimità

Lo spettacolo “CROMOSOMIE, viaggio sui generi(s)” è stato realizzato dalla Compagnia Teatrale “Scimmie Nude” di cui Gaddo Bagnoli è Direttore Artistico.

Qui di seguito le sue parole, per comprendere a pieno il senso del suo lavoro e del lavoro dell’attore:

Per l’attore lo strumento principale di questa ricerca è il lavoro sulla sua ”intimità”. Questa, infatti, non è collegata alla propria biografia o alla analisi di se stessi, ma è rappresentata da tutta la parte sommersa, nascosta e segreta legata ad ogni individuo: il mondo interiore dell’uomo/attore, così com’è, senza analisi psicologiche.

“Il nostro lavoro infatti non è naturalistico, né psicologico e non progetta le intenzioni; è invece una tecnica di concentrazione del lavoro sull’interiorità dell’attore che si sviluppa ed amplifica grazie al movimento ed alla voce.

L’attore deve mettere a nudo se stesso e creare una forza dalla paurosa difficoltà nella quale si trova lavorando sulla sua intimità: egli rende testimone il pubblico di quello che gli sta accadendo organicamente in quel momento, lo rende partecipe del rito della scoperta di se stesso, come risposta alle domande che la scena gli pone attraverso i temi di lavoro indagati. Insomma se un artista non si mette completamente in gioco fino in fondo per noi non accade nulla e se non ci accade nulla, il pubblico percepisce nulla.”  

Gaddo Bagnoli

 

Lo spettacolo CROMOSOMIE è stato rappresentato presso il Teatro della Contraddizione con sei repliche nel periodo dal 24 al 29 marzo.

Se non sei riuscito a vederlo, il 15-16-17 maggio 2015, CROMOSOMIE sarà ancora a Milano all’ IT FESTIVAL!  Assolutamente da non perdere!

Per maggiori informazioni sullo spettacolo: https://www.scimmienude.com/cromosomie/

Per informazioni su It Festival: http://www.itfestival.it/2015/

Immagini di: Margherita Busacca.