Milano, ottobre 2011 – Il Festival Teatrale EMERSIONI, alla sua prima edizione, ha proposto agli artisti e compagnie partecipanti di confrontarsi con il tema della NON CONFORMITA’ come valore o contenuto dell’opera. Emersioni vuole farsi promotore di un Teatro Indipendente fondato su Inclusione, Ascolto e Partecipazione, al servizio e in dialogo con la comunitĂ . Il Festival, interamente autofinanziato, è organizzato e sostenuto dalla compagnia teatrale Artemysia, una delle realtĂ emergenti della scena indipendente milanese.
La giuria artistica che, la serata del 22 ottobre, decreterà il vincitore del Festival è composta da rappresentanti del mondo del teatro e della cultura: Gaddo Bagnoli (regista, Compagnia Scimmie Nude), Ira Rubini (giornalista), Andrea Facciocchi (attore e regista, Compagnia Extramondo), Kicca Bertolone (formatrice e attrice), Paola Tintinelli (attrice), Alessandro Rizzo (organizzatore e operatore culturale), Cristiano Sormani Valli (attore e regista, Compagnia Ilinx). Raffaella D’Angelo, organizzatrice del Festival, sottolinea le finalità del Festival: “EMERSIONI è nato con lo scopo di sostenere artisti e compagnie della scena teatrale indipendente, di valorizzarle in quanto espressione di un’identità artistica peculiare e irriducibile, per dare visibilità al nostro patrimonio artistico e professionale e attivare concretamente delle sinergie di rete e di confronto”.
PAURAEDESIDERIO si inserisce come selezione per il fuori concorso il 21 ottobre 2011 alle ore 20.30, al Teatro Ariberto di via Crespi, Milano.
In scena alla Stagione Sperimentale Europea del Teatro della Contraddizione, acclamato al Napoli Teatro Festival e dopo aver girato l’Italia, lo spettacolo, tornato nella sua città natale al Teatro Out Off nell’aprile 2011, viene riproposto in una versione senza scenografie al Festival Emersioni, come spettacolo rappresentativo della scena indipendente italiana.
Primo capitolo della Trilogia d’Indagine sull’uomo delle Scimmie Nude, PAURAEDESIDERIO è uno spettacolo impossibile da raccontare. L’obiettivo di Gaddo Bagnoli, autore e regista, è infatti quello di creare un potente intreccio di immagini, collegate tra loro da un fil rouge, che permettono a chi assiste di creare la sua storia personale.
Grazie alle proiezioni della sua sensibilità e all’affiorare dei suoi archetipi inconsci ogni spettatore crea la sua storia. Il “polisenso”, dove chiunque può vedere se stesso.
Ogni elemento che abbia un riferimento narrativo o psicologico è stato eliminato dalla scena: una scatola bianca racchiude tutti i contenuti del lavoro. In questo spazio astratto i tre attori, identificati con i tre colori primari, si muovono intrecciando situazioni e accadimenti. Ogni colore ha un preciso significato legato all’interiorità dell’attore: rosso di carne, di sangue e di passione; giallo occhio della mente, pensiero di pensiero; blu profondo mare, intima paura di amare. Gli unici oggetti di scena che legano e collegano le azioni degli attori sono una corda, una palla rossa e un vaso da notte.
Un caos organizzato dominato da istinti perversi e morbosi e da una razionalità deviata a causa dell’esperienza umana: illusoria, virtuale, continuamente avvinta dal giudizio e dal pensiero castrante di dover prevalere, di farsi “vedere”, in qualunque modo, dagli altri.
“Le figure che appaiono sono figure “cangianti” che grazie alla logica incoerente del sogno e della proiezione inconscia, sfumano l’una nell’altra, si trasformano in continuazione cambiando etĂ , ruolo, e carattere. – racconta Gaddo Bagnoli – Queste figure sfumate, che solo a tratti si possono riconoscere chiaramente, rappresentano l’informe umanitĂ , piena d’amore e di canti soffocati, ma immersa nella violenza, fisica e psicologica, che noi tutti accettiamo perchĂ© normalizzata dalla quotidiana globalizzazione del modo in cui la subiamo.”
Un teatro d’indagine sull’uomo, che attraverso immagini crude e reali, ci porta a riflettere su cosa siamo diventati.
“Come un abile psicologo, il regista Gaddo Bagnoli si addentra negli scomparti piĂą sordidi, e per questo piĂą sinceri, della psiche umana, stillandone con crudeltĂ degna di Artaud le paure e i desideri che la governano e mostrandone l’atroce alternanza dei due. La spietata coesistenza dei due.”
Aprile; Francesca Sacco – 30 agosto 2009
“Improvvisamente si prende consapevolezza di un mondo teatralsotterraneo che palpita vita. E arte.”
Epolis; Diego Vincenti – 27 febbraio 2009
“Uno spettacolo senza sbavature dove sono evidenti le notevoli capacità artistiche degli attori, che restituiscono un ragguardevole lavoro sul training fisico e vocale, in modo che non esista mai un’azione vocale che non sia anche azione fisica ma neppure un’azione fisica che non sia anche mentale.
teatro.org – 17 giugno 2009
“Un finale inquietante..senza scampo”
Corriere della sera; Livia Grossi – 29 febbraio 2009
PAURAEDESIDERIO – Scimmie Nude
Uno spettacolo di Gaddo Bagnoli,
Organizzazione generale: Francesca Audisio
Con Claudia Franceschetti, Andrea Magnelli e Marco Olivieri
Musiche originali: Sebastiano Bon e Francesco Canavese
Una produzione di Federica Maria Bianchi