Il testo, estremamente comico ma asciutto e severo, che Mrozek scrisse nel 1974 è fondato sul contrasto dialettico, sociale e culturale che mette a confronto i due protagonisti: due poveri emigranti, due uomini prima di tutto.
I loro discorsi, le voci ed i rumori che provengono da fuori e dallâappartamento che sta sopra di loro ci aiutano a percepire le vibrazioni ostili di una cittĂ straniera. La storia che li accomuna, oltre al precario alloggio, è il fatto che provengono dallo stesso paese.
-â Sullâuomo allo stato puro cioè sullo schiavoâŚ..â
XX è il proletario grezzo, istintivo e probabilmente di famiglia contadina, arrivato nella grande città occidentale per lavorare e fare soldi. AA, infatti, lo ammonisce:
-â LaggiĂš sei schiavo dello stato, qui della tua cupidigia. E senza speranza di liberazione.âUna disputa fra due poveracci fatta di incomprensioni che nascono dalla diversa sensibilitĂ e dal differente livello culturale. In questo âdibattersiâ, una lunga e tenace battaglia tra âpoveriâ, la vocazione comica e grottesca di Mrozek ci travolge in un turbine di risate, che a tratti lascia lâamaro in bocca, infatti le loro incomprensioni, le loro critiche e accuse reciproche sono pervase da un denominatore comune, un celato sentimento dâinconfessata nostalgia per la propria terra, ma soprattutto per i propri affetti lontani. Ma è qui che i personaggi oltre alla loro irresistibile comicitĂ , mostrano tutto il loro spessore drammatico, perchĂŠ lâangosciata diatriba tra i personaggi riflette con maggior evidenza lâaspetto esistenziale della solitudine e dellâincomunicabilitĂ tra uomini-vittime.âQui viene denunciato e superato il contrasto tra ideologia e libero pensiero, tra schiavitĂš e libertĂ . Tra un potere imposto e la libertĂ delle proprie scelte â dice Gaddo Bagnoli, regista della compagnia â per potersi riprendere in mano la propria vita. Questa vita che bisogna accettare, in qualunque modo si decida di viverla.â
Lo spettacolo nasce dopo un lungo lavoro di improvvisazione dei due attori, maturato individualmente e in coppia, che gli ha permesso di sviluppare una consapevolezza del testo, un istinto e unâemotivitĂ personali rispetto ad una vicenda che parla di emigranti, si, ma soprattutto di uomini in balia di loro stessi.
27 aprile â 7 maggio 2006
Spazio Zazie
Via Lomazzo 11, MilanoRegia: Gaddo Bagnoli
Attori: Igor Loddo e Andrea Magnelli
Organizzazione e Ufficio Stampa: Francesca Audisio
Per informazioni sullo spettacolo
Spazio Zazie, 02********
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